Cefalea muscolo tensiva che non passa? Ecco qualche consiglio.
23/09/2024
Cefalea muscolo tensiva che non passa? Ecco qualche consiglio.
23/09/2024

Oggi voglio raccontarti un caso molto interessante riguardante un mio paziente che presentava sintomi da cervicalgia ormai da diversi anni.

Tensioni al collo e alla spalla destra erano ormai all’ordine del giorno tanto che lui era costretto a prendere spesso antiinfiammatori per proseguire nella giornata in modo più o meno normale. Queste pillole gli permettevano quanto meno di poter lavorare e vivere senza troppe limitazioni.

In passato aveva già provato a risolvere questo problema con differenti tipologie di trattamenti. Aveva provato con infiltrazioni e massaggi di ogni tipo ma, ahimè, era cambiato ben poco.

Prima di tutto vorrei raccontarti il percorso che ho fatto con questo ragazzo per arrivare a comprendere non solo come sconfiggere il problema in acuto ma come identificare la causa affinché lui possa evitare che si presenti in futuro.

Sintomi da cervicale e storia del dolore

Se leggi il mio blog da un po’ saprai sicuramente che il mio obiettivo non è solo togliere il dolore o la tensione nell’immediato ai miei pazienti bensì scoprire la causa funzionale che c’è sotto.

Saprai anche che il mio punto differenziante è che NON UTILIZZO TECNICHE DI MANIPOLAZIONI – i famosi scrocchi che tanti si vedono sui social -. Utilizzo al contrario delle tecniche di tipo mio fasciale che hanno la capacità di andare ad interagire con i sistemi profondi muscolo fasciali del corpo.

Ecco qua alcuni casi studio dove ti racconto come ho aiutato altre persone a risolvere i loro dolori cervicali senza scrocchiarli:

Il fatto di non usare scrocchi, e di mirare a comprendere la causa funzionale del problema, mi permette un miglioramento del sintomo sia nell’immediato sia sul lungo periodo.

Eliminata la causa funzionale – eliminato il sintomo

Ma come si arriva alla causa del dolore?

Domanda da 1 milione di dollari.

Non è sempre facile giungere a comprendere la causa primaria funzionale alla base del sintomo. Io in primis anni fa facevo molta fatica a decidere da dove partire e come iniziare nel trattamento.

Fortunatamente, sono giunto alla creazione di un metodo di lavoro che mi permette abbastanza facilmente di comprendere da dove parte il dolore e come trattarlo in modo rapido e sicuro.

Ho creato una metodologia di lavoro che parte dall’analisi dettagliato di come si è sviluppato in sintomo grazie alla creazione di quella che mi piace chiamare ” storia del dolore“.

Si tratta di creare una vera e propria scaletta temporale della tua vita che va dal tempo 0 – la tua nascita – fino al tempo 1 – oggi -. In questa linea temporale inseriremo insieme ogni tipo di trauma collegato o meno con il tuo dolore così da capire come il tuo problema si sia sviluppato nel corso del tempo.

Ecco un esempio.

Se stai pensando che nessuno ha mai fatto questa cosa con il tuo sintomo, lo so.

E’ molto difficile che tu possa trovare un terapista che lavora così a parte me.

Ma il momento per il quale faccio questa “scaletta” è perché il tuo corpo è abilissimo a compensare ogni tipo di trauma e di disturbo.

Per farti un esempio semplice, il tuo dolore al collo potrebbe semplicemente essere un compenso di un problema ben più lontano e ben più vecchio come una frattura, un trauma o semplicemente un problema legato ad un sistema disfunzionale a distanza.

Capisci bene che grazie a questa abilità di compenso dell’organismo è molto più complesso andare a comprendere perchè tu stai manifestando quel sintomo.

Nel caso del mio paziente dovevo andare a capire perché solo ed esclusivamente dopo il padel si sviluppassero sintomi di cervicalgia molto invalidanti.

Perchè non dopo che studiava?

Perchè non dopo che lavorava?

Capirò dopo che la causa era sotto i miei occhi.

Infatti, quando parliamo di collo, ancora di più se parliamo di sportivi che usano racchette, dobbiamo necessariamente passare dal comprendere più cose possibili sullo stato delle catene neuro mio fasciali del braccio.

Questo perchè il braccio è direttamente collegato al collo grazie ad una catena di muscoli proprio come se ci fosse un filo conduttore tra questi due sistemi.

Ecco che un problema alla mano potrebbe portare a problematiche al collo e viceversa. Ovviamente, non è sempre così. Non tutti i disturbi del collo nascondo dal braccio come puoi vedere in questo caso e, ancora, non tutti i disturbi del braccio nascono nel collo come ti ho raccontato in questo caso studio.

Per questo motivo è fondamentale creare la storia dei sintomi di cervicalgia.

Cervicalgia e polso: la storia del mio paziente

Veniamo al mio paziente.

Ragionando su quello che mi aveva riportato lui e sul fatto che il sintomo si presentasse dopo un allenamento, ecco che ho subito indagato se ci fosse mai stato un problema al braccio.

Infatti, un lavoro muscolare alterato a livello dell’arto, come ti dicevo prima, può influenzare il collo e i muscoli di questo distretto.

Dopo qualche domanda ho scoperto che il mio paziente si era rotto il polso destro da piccolo durante una giornata di sci.

Quello che succede in caso di un trauma così forte è che la muscolatura, primo baluardo di difesa del sistema muscolo scheletrico, entra in uno stato di contrattura marcata che, purtroppo, non cessa successivamente al ritorno al movimento.

Sostanzialmente, i muscoli dell’avambraccio del mio paziente erano ancora estremamente contratti nonostante la frattura, ovviamente, sia stata risolta.

Ecco che ad ogni sovraccarico muscolare dettato dal padel i muscoli già contratti aumentavano ulteriormente la loro tensione facevano lavorare male tutto il sistema mio fasciale del braccio fino al collo.

Tutto questo è stato reso possibile solo perchè ho utilizzato la mia adorata lavagna e la mia adorata linea temporale.

Senza tutto questo sarei passato direttamente a “sbloccare” il collo, il torace e i vari punti fulcro lungo il corpo come avevano fatto tutti gli altri terapisti. Ma nulla sarebbe cambiato.

Il trattamento per i sintomi da cervicalgia

Ma quindi cosa gli ho fatto a questo ragazzo?

Beh, sicuramente non mi sono approcciato al collo. Zero.

Al contrario sono partito facendo alcuni test di inibizione su tutto il braccio e polso per cercare di andare a comprendere da dove mi conveniva partire per migliorare subito i sintomi.

In una seconda fase poi mi sarei lanciato nel trattamento mirato.

Ciò che è emerso è che il suo polso era estremamente rigido e con poca possibilità di movimento per via della forte tensione muscolare locale ma lui, involontariamente, riusciva a compensare con il gomito e con la spalla questa rigidità.

Questa capacità di compenso è alla base della sopravvivenza del sistema.

Ricorda: il primo obiettivo del nostro corpo è quello di non far percepire dolore e trova ogni strategia possibile per farlo.

In questo caso per poter gestire la perdita di mobilità del gomito andava a sovrastimolare il gomito e poi la spalla per poi giungere ad interpellare anche la cervicale.

Quindi questi sintomi di cervicalgia erano strettamente legati alla mobilità dell’arto e del polso.

Infatti, andando a lavorare su questo distretto con un lavoro mio fasciale e rilasciando tutta la componente muscolare di questo distretto il sintomo è completamente sparito.

Ecco spiegato perchè solo dopo le lezioni di padel questo ragazzo sviluppava dolori alla zona cervicale.

Mi raccomando, se anche tu hai avuto qualche frattura sappi che nel sistema mio fasciale di quel distretto potrebbe risiedere la causa funzionale del tuo disturbo.

Se vuoi anche tu scoprire il perchè dei tuoi dolori cervicali non ti resta che contattarmi al 3496859917 oppure puoi lasciarmi i dati qui sotto per ottenere subito la tua prima valutazione gratuita.

Non perdere altro tempo,

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A presto Daniele

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