Quello che mangi può influenzare persino la tua bocca e la tua cervicale: caso clinico

Come il Metodo Reset può aiutarti ad essere sicuro/a che il bite sia la scelta giusta
25/07/2022
Ti hanno detto che è tutta colpa dell’ansia o dello stress? Leggi qui.
19/06/2022
Come il Metodo Reset può aiutarti ad essere sicuro/a che il bite sia la scelta giusta
25/07/2022
Ti hanno detto che è tutta colpa dell’ansia o dello stress? Leggi qui.
19/06/2022

Oggi voglio raccontarti una storia un pò particolare.

Una di quelle che sembrano uscite da un film di fantascienza ma giuro che è tutto reale.

Veniamo a noi.

Ormai lo sappiamo, i DCCM non originano sempre e solo dalla bocca e/o dalla cervicale.

L’ho ripetuto in moltissimi post le varie connessioni che i sistemi del corpo hanno e tra questi post potresti leggerne alcuni esempi:

  • articolo su relazione occhi – bocca (qui)
  • articolo su relazione atm – bacino (qui)
  • articolo su intestino e cervicale (qui)

E’ evidente quindi che sia fondamentale valutare tutto il sistema quando si presenta un paziente con un disturbo cranio-cervico-mandibolare per evitare di creare più danni che altro.

Ma non è questo il fulcro del discorso di oggi.

Oggi infatti voglio raccontarti un aneddoto che mi è successo qualche giorno fa con una paziente francese che ho visitato a Monza. Era qua in vacanza e, visto il dolore continuo, voleva un parere da un altro terapista.

La storia è semplice: lei sapeva già qual’era la causa del suo disturbo ma non lo accettava, forse per pigrizia forse perchè non ci credeva, fatto sta che ne era consapevole ma faceva finta di nulla.

Facciamo un passo indietro.

I suoi erano sintomi classici da far pensare che il problema fosse la bocca:

  • dolore mandibolare
  • dolore al collo
  • mal di testa

Aveva girato 3 dentisti i quali, tutti, avevano confermato la diagnosi e deciso di iniziare la terapia con il bite.

Però i risultati non arrivavano.

I dolori erano ancora li tale e quali ma lei, talmente convinta che il problema fosse quello, continuava a dare la colpa al dentista.

Tutto ciò fino a quando non ha incontrato me.

Mi spiega tutto per filo e per segno.

Parla circa 30 minuti di quanto il problema fosse la bocca e che doveva solo cercare un dentista che, a detta sua, fosse capace di farla stare meglio.

Dentro di me mi chiedevo perchè fosse venuta da me però mai farsi troppe domande.

Le ho così spiegato che nel mio protocollo avevo un’arma segreta che poteva aiutarla e aiutarci a capire di più la sua situazione. Ma soprattutto ci avrebbe spiegato perchè tutti quei bite hanno fallito.

Inizio così ad applicare il Reset Occlusale per vedere se effettivamente quei sintomi miglioravano lavorando sulla bocca e, dopo aver applicato il reset, come per incanto tutte le tensioni che lei aveva NON CAMBIARONO DI NULLA.

Il dolore era rimasto tale e quale. Identico.

Dopo averle dimostrato che quella bocca in realtà era solo una spettatrice di una partita ce si giocava in un altro stadio, abbiamo finalmente approfondito la anamnesi ed è così che sono emersi dati interessanti.

La paziente in questione era intollerante sia al lattosio sia al glutine – lo so, una vita difficile, – ma questo non la fermava da mangiare tutto quello che le andava.

Il problema era uno solo: il suo intestino era in fiamme.

Ma nel vero senso della parola.

Aveva grossi disturbi intestinali concomitanti ai vari disturbi muscolo-scheletrici.

Non appena incomincio ad indagare questo distretto vedo che dentro di lei qualcosa cambia, come se avesse visto una luce in fondo al tunnel.

Ed è così che decide di farmi una domanda che ti riporto:

” Daniele, ma non è che i mie dolori, dato per assodato che il reset occlusale non ha dato i risultati sperati, dipendono tutti dal mio intestino?

Penso che la mia faccia sia stata più eloquente di mille parole.

Finita la visita di controllo e dopo aver conquistato la sua fiducia le ho consiglianto di fare quello che chiunque nella sua situazione avrebbe dovuto fare: eliminare lattosio e glutine.

Niente di più, niente di meno.

A distanza di un mese i sintomi sono completamente spariti e lei, per sua sfortuna, dovrà continuare una dieta senza lattosio e senza glutine.

Ma senza dolori.

A presto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *