Occhio non vede… possibile Disordine Cranio-Mandibolare: quando il colpevole del tuo DCCM è l’occhio

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Abbiamo già parlato più volte delle connessioni che intercorrono tra i sistemi corporei.

In questo articolo abbiamo parlato della relazione funzionale che intercorre tra il bacino e il sistema CCM e di come un case report abbia dimostrato che trattando l’ATM sia sparita completamente una lombalgia cronica…

inoltre, qui, abbiamo parlato di come anche la cicatrice possa andare ad influenzare il sistema CCM e quindi simulare un disturbo di questa zona…

Ma nessuno prende mai in considerazione il sistema oculare e gli occhiali quando si parla di sistema CCM.

In questo breve post vedremo come un semplice occhiale settato male possa mettere completamente in crisi l’articolazione temporo-mandibolare e simulare dolori molto invalidanti come vertigini e sensazione di nausea.

Partiamo però dalla storia di Federico.

Mi viene inviato dal dentista per sintomi molto invalidanti alla sfera cranio-mandibolare.

Lui aveva provato a tamponare con l’utilizzo di un bite ma non appena il paziente aveva iniziato ad usarlo aveva iniziato a soffrire anche di emicrania.

Non appena il dentista ha ricevuto questa bella notizia, come fosse un pacco postale, ha girato F. a me.

Mi faccio raccontare la sua storia, i suoi dolori e tutto quello che lui reputava fondamentale e tra tutte le cose che mi ha detto una in particolare mi ha colpito: porta gli occhiali da quando ha 14 anni.

Gli chiedo come mai avesse iniziato a portarli e la risposta è uguale a quella che ogni altro individuo mi dà: “ad un controllo hanno visto che non ci vedevo più bene e mi hanno fatto gli occhiali”.

Quando sento queste frasi è come se ribollissi dentro. 

Mi chiedo il motivo per cui nessun terapista, prima di costringere un ragazzino di 14 anni a mettere gli occhiali e quindi a cambiare per sempre il suo sistema posturale, non si ponga due semplici domande sul perché il pazientino non veda più bene.

Ci sarà un motivo, no?

Ma comunque, sorvoliamo sulle mie ire terapeutiche ma voglio avvisarti che se dovessi per caso portare gli occhiali e soffrire di dolore alla mandibola o al collo o alla testa un controllino all’occhiale lo farei.

Decido di testare questo ragazzo e quello che ho scoperto ha del surreale ma prima di illustrartelo voglio mostrarti come un problema ad un occhio potrebbe disturbare il sistema occlusale e perché risulta quindi fondamentale prendere in considerazione quest’organo nell’analisi di questi disturbi.

L’OCCHIO – L’OCCHIALE – LA MANDIBOLA: UN MENAGE A TROIS POSTURALE

Partiamo dalla base.

L’occhio è all’interno del sistema corpo.

Basterebbe già solo questo per giustificare una sua analisi in caso di disturbo cranio mandibolare ma visto che alcuni pensano ancora che il nostro organismo sia diviso a pezzi che non si connettono tra di loro neanche per sbaglio, è meglio giustificare questo titolo.

L’occhio e i suoi muscoli hanno un legame diretto con i muscoli sub occipitali, per intenderci quei piccoli muscoletti – piccoli quanto fondamentali – che collegano l’occipite (osso del cranio) alle prima due vertebre cervicali.

È un legame diretto, stretto, familiare che li rende interdipendenti l’uno dall’altro come quel legame che intercorre tra madre e figlio.  

Non sei convinto?

Prova a fare questo.

Muovi gli occhi mentre nel frattempo appoggi due dita alla base del cranio. Se hai un po’ di sensibilità potrai subito percepire con le tue dita un movimento lieve ed una attivazione di questi muscoli segno che questi sistemi sono estremamente collegati.

Ecco che veniamo alla bocca e alla mandibola.

Se provi ad appoggiare la mano nello stesso punto e, anziché muovere gli occhi muovi la mandibola, vedrai che sentirai lo stesso movimento di prima. Esattamente uguale.

Il motivo è molto semplice.

Il fulcro di movimento della mandibola è proprio in quella zona, tra C0 e C1.  

Capisci bene come qualsiasi intervento esterno, in bocca o a livello oculare, non debitamente tarato può trasformarsi nella miccia che fa esplodere la bomba sintomatologica anche nell’altro sistema.

Se un occhio lavora male, la cervicale e la mandibola lavorano male.

Idem al contrario.

È scontato e certo.

E lo sappiamo anche da uno studio scientifico pubblicato su PubMed di cui ti lascio il link qui.

In questo studio, infatti, gli autori hanno dimostrato una relazione reale e scientificamente dimostrata tra gli occhi e la bocca.

Ed ecco che mi sorge spontanea una domanda…

Ma se la letteratura afferma e accerta questa relazione quanto meno di reciprocità, perché nessuno si occupa di porre in relazione questi distretti in caso di dolore?

Perché un paziente che porta gli occhiali e arriva con dolore all’ATM, al collo o alla testa non viene testato con o senza occhiali?

Perché voglio dirtelo chiaramente…

è possibile che il tuo dolore alla mandibola, al collo, alla testa o anche alla schiena dipenda dai tuoi occhi e quindi dai tuoi occhiali.

Il problema è che per arrivare a comprendere se gli occhiali e successivamente gli occhi sono un problema o no bisogna essere in grado di resettarli a fondo per poter rivalutare cosa succede al corpo senza questa spina irritativa.

E molti terapisti questo non sono in grado di farlo.

Perché la maggior parte degli osteopati tratta il paziente con gli occhiali indosso nascondendosi dietro alla frase “eh, ma lui ci vive con quegli occhiali”.

Eh, va bene ma se quegli occhiali sono un problema per il suo sistema, non va bene.

Ma soprattutto se quegli occhiali sono primari sulle disfunzioni cervicali che noi ritroviamo possiamo trattare il paziente anche 4 volte a settimana ma cambierà sempre ben poco.

E la stessa cosa vale per chi si comporta al contrario, vale a dire chi li fa togliere per fare la visita ( trattando il paziente senza occhiali e quindi valutando un sistema che non è quello reale) e poi non si pone il problema di ritestarlo con indosso gli occhiali.  

Per questo, fai molta attenzione se hai gli occhiali e soffri di questi disturbi.

Ma oggi mi sento buono e voglio farti un regalo perché io non sono un osteopata di questo tipo.

Il mio Protocollo di Reset Osteopatico è un approccio completamente diverso.  

Voglio quindi spiegarti come poter resettare in autonomia il sistema visivo come ho fatto con F. per comprendere se quegli occhiali e gli occhi possono essere un problema per il tuo sistema CCM.

Ma prima devo raccontarti la fine della storia di F.

In realtà è finita molto bene perché è bastato tornare agli occhiali precedenti più vecchi e in una settimana i sintomi sono spariti.  

L’spetto curioso che una volta che lui si è accorto che il problema potevano essere gli occhiali ha iniziato ad ascoltarsi e a porre attenzione ai segnali del corpo.

Ed è così che facendo alcuni test, togliendo e mettendo gli occhiali per intenderci nell’arco della giornata, si è reso conto che un occhio gli dava parecchio fastidio non appena metteva l’occhiale e poi, dopo qualche minuto, lo stesso fastidio spariva per ripresentarsi sotto forma di vertigine e nausea.  

Questo succedeva perché non appena il corpo entrava in contatto con l’occhiale manifestava il disagio localmente ma non appena il corpo riusciva a compensare quel problema, ecco che il sintomo si spostava.

Pensa quanti problemi può creare un occhiale mal fatto.

Ma veniamo al test come promesso…

IL TEST

Divideremo il test in due fasi: una con gli occhiali e una senza.

Anche in questo caso, come il test per la cicatrice che trovi nelle risorse gratuite, è necessario che tu sia molto attento ad ascoltare il tuo corpo.

Fase 1 con occhiali: marcia sul posto per almeno 45 secondi.

Esegui:

  • rotazioni collo destra /sinistra
  • flex/estensioni
  • apertura/chiusura bocca
  • palpazione muscoli masticatori

In questa fase devi cercare di capire quali movimenti sono più liberi e quali più vincolati e in più, la auto palpazione della muscolatura buccale può darti un parametro reale del dolore.

Fase 2 senza occhiali: marcia sul posto per 45 secondi

Esegui:

  • rotazioni collo destra /sinistra
  • flex/estensioni
  • apertura/chiusura bocca
  • palpazione muscoli masticatori

In questa fase è necessario che tu vada a comparare quello che hai percepito nella fase 1 con quello che hai percepito in questa fase.

Potrebbero succedere tre cose:

  • Cambio radicale della mobilità e del dolore in positivo
  • Nessun cambio della mobilità e del dolore
  • Peggioramento della mobilità e del dolore  

Come puoi immaginare ognuno di questi tre aspetti necessiterà di una risposta diversa ed un trattamento diverso ma ovviamente sarebbe molto meglio se questo approccio venisse inserito nel contesto generale del Protocollo di Reset Osteopatico.

Per questo motivo, se vuoi arrivare a fondo del tuo DCCM e se pensi che il problema possa provenire dal sistema oculare ti invito a mandare una mail a daniele.aleo@hotmail.it per prenotare la tua visita immediatamente.

A presto

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