Quelle tensioni alle tempie che non ti abbandonano mai: cosa fare?

daniele aleo osteopata
Come sconfiggere un DCCM con un approccio basato sul Reset Osteopatico
03/08/2020
Come ragionare come un meccanico potrebbe essere la chiave per risolvere il tuo DCCM
24/02/2022
daniele aleo osteopata
Come sconfiggere un DCCM con un approccio basato sul Reset Osteopatico
03/08/2020
Come ragionare come un meccanico potrebbe essere la chiave per risolvere il tuo DCCM
24/02/2022

Caro lettore,

Oggi voglio affrontare con te un argomento molto complesso: il dolore alle tempie che, nonostante tutto, non passa.

So per certo che se soffri di questo disturbo avrai visitato moltissimi terapisti per cercare di mettere fine a questo disturbo che la maggior parte delle volte si comporta come una tenaglia.

Ogni piccolo movimento – nei casi più rognosi addirittura la luce – sembra che faccia stringere sempre più le morse fino a farti impazzire.

Lo so, il dolore alle tempie e in più in generale alla testa, è il peggiore in assoluto.

Ti destabilizza completamente e molto spesso, parlando con i pazienti, mi sono reso conto che alcuni terapisti non riescono a comprendere quanto possa essere fastidioso e faticoso convivere con una situazione del genere.

Per questo motivo in queste poche righe vorrei illustrarti due delle possibili cause che potrebbero generare questa tipologia di disturbi.

Ti voglio subito preparare perché non sentirai parlare nei di scrocchi vertebrali come fossero la panacea di tutti i mali ne di dogmi del tipo “parte tutto dalla bocca” o “ parte tutto dagli occhi”.

I dogmi, in queste situazioni, non funzionano.

Se sei già stata da altri terapisti SICURAMENTE ti avranno fatto scrocchiare dalla testa ai piedi…

oppure avranno utilizzato pistole massaggianti…

oppure ti avranno fatto scrocchiare la mandibola come un grissino…

bene, io queste cose quando si parla di DCCM non le faccio.

Ecco che vorrei affrontare il problema sotto due aspetti diversi che nella mia pratica clinica ho osservato essere molto spesso sono alla base di queste problematiche.

Partiamo dal primo.

IL RUOLO DELL’ASSE INTESTINO CERVELLO

Ormai tutti sono a conoscenza del ruolo fondamentale che la salute del nostro intestino ha su diversi disagi muscolari.

Colui che comanda questo rapporto è IL NERVO VAGO che, a partenza dalla testa, gestisce praticamente tutti i visceri della parte alta del corpo.

Immagina questo nervo come un’autostrada a 4 corsie, forse anche 5, che dalla pancia va al cervello e dal cervello va alla pancia scambiando informazioni continue con tutto ciò che gli sta attorno.

Ogni tanto lungo il percorso trova delle uscite e delle stazioni di rifornimento come in una autostrada classica e una tra le più importanti risiede proprio a livello cervicale alto, per intenderci a livello delle prime 3 – 4 vertebra cervicali. 

Adesso ti starai chiedendo il perché ti sto dicendo tutto questo in riferimento ai tuoi dolori alle tempie e alla testa che non passano.

Il motivo è molto semplice in realtà e adesso te lo spiegherò nel dettaglio.

Come saprai o come potrai leggere dalle recensioni, vedo ormai solamente pazienti che soffrono di disturbi CCM.

Uno dei sintomi cardini è proprio il dolore alle tempie che si comporta come una sorta di tenaglia.

Di conseguenza, i pazienti che vedo mi raccontano tutte le svariate terapie che hanno fatto precedentemente. E credo che anche per te le situazioni cambi di poco.

Provo ad elencarti le classiche situazioni che osservo e vedrai tu se rispetta la tua situazione o no:  

  • Bite di ogni tipo: superiore, inferiore, solo anteriore, solo posteriore, da portare 3 ore o da portare tutto il giorno
  • Apparecchio ortodontico
  • Scrocchi a livello mandibolari di dubbia utilità
  • Scrocchi a livello cervicale di dubbia utilità
  • Scrocchi in tutto il corpo di dubbia utilità
  • Plantari
  • Occhiali

E chi più ne ha, più ne metta….

Se ti ritrovi tra almeno una di queste terapie sai di cosa parlo, se invece ti sei imbattuta in questo post prima di iniziare qualsiasi terapia, allora sei fortunata e potrai non fare errori che potrebbero costarti cara.

Veniamo al dunque…

Il dolore alle tempie è uno dei sintomi cardine di un DCCM…

ma può essere un sintomo riconducibile anche ad altre problematiche come, per esempio, un disturbo

dell’asse intestino – cervello.

In pratica funziona così:

hai un sintomo riconducibile ad un DCCM.

Vai da un medico o da un terapista.

Tutti pensano immediatamente alla bocca e all’occlusione o, in altri casi, risolvono il problema direttamente con un bel ciclo di anti-infiammatori e chi s’è visto s’è visto.

Bene. Cioè, bene per niente però supponiamo che vada bene.

Tutte queste terapie falliscono o, migliorano la situazione di un po’.

In sostanza, passi da un dolore costante ad un dolore ogni 3 giorni che è già una conquista ma, ahimè, non è ancora il massimo.

Ma può succedere ancora un’altra cosa…

Il dolore peggiora e tu sprofondi mentalmente in un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Te la faccio semplice. Tu vai da qualcuno affinché ti aiuti a stare meglio ma il risultato che ottieni è esattamente l’opposto.

E succede che emotivamente diventa complicato andare avanti…

ma andare giù emotivamente ti fa percepire ancora di più il dolore…

ed ecco che è un gatto che si morde la coda.

Ti scrivo tutto questo perché un semplice dolore alle tempie – ovviamente non di origine patologica – non deve far pensare solo e solamente alla bocca o al sistema cranio cervico mandibolare.

Uno studio di Gracey di due anni fa ha osservato come un’alterazione dell’asse intestino cervello può portare a stati di infiammazione articolari tipici nelle Spondiloartriti. Per intenderci, questo gruppo di malattie è caratterizzato da un altissimo stato di infiammazione delle articolazioni sia della colonna vertebrale e sia del resto del corpo e potrebbe giustificare anche problematiche come dolori alle tempie e in zone limitrofe.

Un altro studio di Minerbi invece lega la Fibromialgia ( che tutti ormai conoscono ) ad una possibile alterazione di quello che viene definito microbioma intestinale.

Mi sorge quindi spontanea una domanda…

ma se tutte queste terapie non hanno funzionato, è possibile che la causa sia da ricercare altrove?

Era possibile accorgersene prima di incominciare a spendere soldi e tempo in terapie e visite inutili?

Dico questo perché quando valuto un paziente che si presenta con questi sintomi il Protocollo di Reset Osteopatico mi permette di comprendere se la causa del dolore sia in un sistema di cui mi posso occupare io ( cervicale – bocca – cranio e tutto il resto ) o se in realtà è un problema che dovrebbe essere affrontato, per esempio, da un nutrizionista o da un’altra figura medica.

La possibilità di Resettare i vari sistemi corporei prima di buttarmi a capofitto nel trattamento del sistema PRIMARIO o, eventualmente, nel delegare ad altri terapisti cosi da evitarti di:

  • buttare soldi in terapie inutili ( ti consiglio di leggere questo articolo che ho scritto proprio sulla gestione del DCCM con Il Reset Osteopatico)
  • peggiorare sintomi a causa di un trattamento di un compenso ( te ne parlo qui)
  • l’altalena del benessere cioè lo stare bene qualche giorno per poi tornare indietro alla fase acuta di dolore.

Adesso affrontiamo il secondo sistema…

“A 4 ANNI HO PRESO UNA CAPOCCIATA ASSURDA DANIELE”

L’altro giorno un dentista con cui collaboro mi ha chiesto di valutare un suo paziente che riferiva blocchi alla mandibola dall’età di 14 anni e dolori continui alle tempie.

Storia clinica abbastanza normale:

  • qualche dolore alla cervicale e alla lombare
  • niente emicrania
  • solo dolore alle tempie e questi blocchi

Mi racconta che aveva messo bite, apparecchi e provato altre mille terapie ma nulla cambiava.

Ed è li che mi sono fatto mille domande per cercare di capire il problema ma la risposta in realtà era più semplice di quanto pensassi.

Seguimi…

La prima volta che si è bloccata la mandibola aveva 14 anni…

ergo, dovevamo ricercare la causa in un fatto accaduto tra i 14 e gli 0 anni.

Ed ecco che mentre spiego questo mio ragionamento al paziente, gli si illuminano gli occhi come se avesse appena visto la luce.

“Daniele, a 4 anni ho preso una capocciata contro il marciapiedi che me la ricordo ancora adesso… ho anche la cicatrice” …

Ecco spiegato il problema.

Un trauma di quel genere sul cranio di un bimbo crea una risposta in primis muscolare a livello cervicale e in secundis a tutto quel sistema intra cranico che ha molte connessioni sia con il sistema cervicale sia, guarda caso, anche con la mandibola.

In sostanza, quel dolore alle tempie non c’entrava nulla con la bocca come tutti pensavano anzi, la sua bocca era una spettatrice che stava pagando il prezzo di un problema ben diverso a partenza dal cranio e della cicatrice.

Anche in questo caso l’utilizzo del Reset Osteopatico mi ha permesso di identificare facilmente i due sistemi cardini che erano primari rispetto alla bocca così non far perdere ulteriore tempo al paziente.

Se anche tu vuoi prenotare una visita per scoprire il Protocollo di Reset Osteopatico per provare a risolvere il tuo disturbo Cranio – Cervico – Mandibolare non devi far altro che scrivere una mail a daniele.aleo@hotmail.it.

A presto

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