Dolore al gomito e padel: Caso studio

Oggi vi racconto una storia di una mia paziente che si presenta in studio per un dolore al gomito che la perseguitava da mesi.

Partiamo subito dal dire una cosa fondamentale: la paziente è una padelista.

Gioca con una racchetta che peserà circa 300/320 grammi.

Due volte a settimana.

Ovviamente, dove poteva venirgli male se non al gomito?

Purtroppo, il padel come il tennis è uno sport particolare.

Si svolgono usando sempre e solo un arto, ci sono moltissimi movimenti torsionali e innumerevoli cambi direzioni che potrebbero trasformarsi ogni volta in un trauma più serio.

In questo articolo ( link ) ho descritto un altro caso di un mio caro amico che, anziché dolore al gomito, conviveva da anni da dolore alla spalla giocando a Padel.

Comunque, l’aspetto interessante di questo caso è che quel gomito, in realtà, stava bene.

Non aveva nulla che non andasse.

Cosa intendo? So che può sembrare strano ma lascia che ti spieghi.

Dolore al gomito e catene mio fasciali

Se leggi questo blog sai bene che il dolore e la sua causa la maggior parte delle volte non coincidono.

Il corpo ha come obiettivo quello di creare stampelle continue per cercare di compensare un qualsivoglia problema muscolo scheletrico ( non grave ovviamente così da non farti sentire dolore.

Il sistema delle catene neuro – mio – fasciale riesce a modificare la postura in risposta a stimoli dolorosi.

Ti faccio un esempio: immagina un dolore alla caviglia durante una camminata.

Il tuo sistema automaticamente si attiverà per modificare il passo così da non sentire dolore. Sposterà il peso sulla caviglia opposta, fletterà il ginocchio, inclinerà il bacino e via discorrendo.

Ecco la stessa cosa vale per questa mia paziente con il dolore al gomito.

Quel dolore al gomito dipendeva, in realtà, da un’altra zona.

Infatti, lascia che ti racconti brevemente come è nato e si è sviluppato questo dolore al gomito.

Lascia che ti racconti il percorso di questo dolore e come sono arrivato a capire che il fatidico gomito non era il problema.

La Fase 1 Di Reset Osteopatico

Iniziamo da ciò che mi racconta in fase 1.

La paziente ha iniziato a manifestare dolori circa 10 anni prima ma non al gomito bensì alla cervicale.

Non ha mai fatto nulla per questi dolori se non, ogni tanto, qualche messaggio.

Il dolore era li, costante, sotto controllo e senza picchi particolari.

Il vero problema inizia quando incontra questo fantastico gioco che è il padel.

La tensione alla cervicale inizia ad aumentare. I muscoli del braccio iniziano a lavorare come mai prima d’ora. Ed ecco che arriva il primo compenso necessario per non far saltare definitivamente il collo: presentare un dolore alla spalla.

Ecco che il dolore dalla cervicale giunge alla spalla. La catena arto superiore – cervicale iniziava ad attivarsi.

Ecco la prima stampella, il primo compenso che il corpo, inconsciamente, ha creato per abbassare la tensione cervicale.

Lei decide di continuare a giocare e di tergiversare.

Dopo qualche settimana il problema si sposta al gomito. Dolore notturno e giornaliero. Che aumenta con il carico e dopo che gioca. Le onde d’urto risultano inefficaci.

Cerchiamo di analizzare così la storia delle mia paziente.

Interventi, traumi, altri dolori e, in realtà, qualcosa emerge.

La fase 2 di Reset Osteopatico: origine del dolore al gomito

Decidiamo di iniziare a capire meglio cosa succede nel sistema in generale e subito comprendiamo che, in realtà, il problema più vecchio è legato proprio alla cervicale.

Ma c’è di piu…

perchè anche la cervicale, in realtà, era succube di un altro sistema.

Circa 10 anni prima la paziente ha avuto una figlia con taglio cesareo.

Iniziamo con i test generali e mirati per valutare il rapporto tra collo e dolore al gomito.

Tra arto superiore e cicatrice.

E tra collo e cicatrice.

Con non poco stupore della paziente il lavoro su quel taglio da un’immediata diminuzione del dolore al gomito, alla cervicale e alla spalla.

Bingo.

Ma non è tutto.

Infatti, ai test emerge anche una componenta legata alla cervicale superiore per via di un brutto colpo di frusta molto vecchio.

Quindi…

La Fase 3 di Reset Osteopatico: addio dolore al gomito

Anziché mettermi a manipolare ogni articolazione del braccio e della cervicale ho deciso di mettermi a lavorare manualmente sulla cicatrice.

L’obiettivo era quello di eliminare la limitazione fasciale che questa cicatrice aveva creato.

Così che la spalla non dovesse più compensare e il gomito fosse libero di svolgere i suoi movimenti senza dolore.

Obiettivo: addio dolore cervicale e addio dolore al gomito.

La cicatrice era molto bella esteticamente ma, ahimè, aveva creato non pochi compensi nel tempo.

Ad ogni movimento del braccio e del collo la tensione sulla zona aumentava.

Abbiamo deciso di impostare il trattamento con un lavoro mirato prima sulla cervicale per “smemorizzare” il sistema…

per poi dedicarci alle tensioni fasciali della cicatrice.

Ad oggi, il dolore è diminuito drasticamente.

LEi ha imparato come trattarsi la cicatrice.

E riesce a gestirsi per giocare a padel senza avere dolore.

Conclusioni

Ecco quindi che, come dico spesso, il nostro corpo è tutto collegato.

E la maggior parte delle volte queste tensioni muscolo scheletriche trovano una causa molto lontana da dove si manifestano.

Scrocchiare il gomito, il polso e tutta la cervicale non avrebbe portato risultati duraturi. E spesso non li porta a prescindere dalla zona e dal problema.

Infatti, questo approccio avrebbe solo eliminato delle stampelle che il sistema si era creato per far stare meglio la cervicale della paziente.

Quindi, perché scrocchiare tutto?

Quindi se anche tu soffri di una tensione muscolo scheletrica e vuoi provare un approccio che non preveda manipolazioni su ogni distretto corporeo…

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N.B.: la garanzia Stop Tensione ti garantisce che se in una seduta non troviamo la causa del tuo dolore anche la seconda sia completamente gratuita.

A presto

Daniele