Mal di testa da cervicale? Come risolverlo con Reset Osteopatico: Caso Studio
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Caro lettore, oggi voglio parlarti di un caso interessante di dolore cervicale cronico che non rispondeva ai trattamenti osteopatici o fisioterapici pregressi.

Che il mio approccio sia diverso da quello classico, ormai, dovresti saperlo.

Infatti, c’è un motivo ben specifico per cui ho deciso di:

  • puntare sulla creazione della “storia del dolore” per cercare di comprendere l’origine del problema
  • focalizzarmi sul trattamento mio fasciale allontanandomi dall’approccio pieno di scrocchi

il motivo è semplice…

non ottenevo risultati duraturi con i pazienti.

I dolori miglioravano per qualche giorno ma poi, lentamente, tutto ritornava come prima costringendo il paziente a diventare dipendente da me.

Ecco, questo è proprio quello che succedeva a F. con il suo dolore alla cervicale.

Aveva infatti letto sul mio blog che non utilizzavo in alcun modo manipolazioni vertebrali ed articolari ma che mi focalizzavo sul trattamento del sistema mio fasciale.

Cosa che non aveva mai provato per il suo disturbo.

E quindi, eccomi qui.

La fase 1 di Reset Osteopatico

Iniziamo la prima fase e in poco tempo ricreiamo la sua “storia del dolore cervicale”.

Identifichiamo alcuni distretti che in passato erano rimati traumatizzati e che potevano essere sistemi primari.

Ma la cosa più interessante era che abbiamo Identificato un evento molto importante per il suo dolore: un incidente in macchina.

Infatti, quello che era emerso, era che prima di questo avvenimento quelle tensioni erano semplici fastidi sporadici.

Nulla a che fare con i dolori di adesso.

Dopo quel fatto tutto è cambiato.

Il collo sempre rigido e in tensione.

Ogni movimento verso destra o sinistra della testa evoca un tremendo dolore che sale poi verso la nuca per poi dirigersi verso la parte destra della faccia.

Ormai anche i farmaci non fanno più effetto.

Ma non c’è problema.

Identificato l’evento scatenante…

identificati i sistemi traumatizzati…

dobbiamo solo passare alla fase di Test.

La fase 2 di Reset Osteopatico

Decido quindi di iniziare la fase di Test Fasciali Mirati per comprendere da dove potrebbe partire questo dolore cervicale.

Basandomi sulla storia del dolore e sul fatto che c’è stato un trauma scatenante decido di focalizzarmi su alcuni distretti.

Inizio dal diaframma in primis e poi, successivamente, mi butto a capofitto sul sistema cranio sacrale.

Perché queste strutture per un dolore cervicale?

C’è un motivo ben specifico per il quale ho deciso di focalizzarmi subito su questi distretti e non altri.

Devi sapere che in caso di un trauma come un colpo di frusta o una caduta sul sacro uno dei prima distretti che entr ain protezione è proprio il diaframma.

Se ti è mai successo uno di questi avvenimenti ti ricorderai quella sensazione di blocco sopra lo stomaco, di contrazione muscolare e di mancanza di aria… ecco quello è un blocco diaframmatico.

C’è solo un problema…

ogni catena mio fasciale passa dal diaframma.

Ergo, un diaframma che non si contrae e non si muove bene può disturbare ogni struttura corporea.

E può anche creare un dolore cervicale cronico in sede da 8 anni.

Veniamo al sistema cranio sacrale.

Le meningi, anche esse, hanno una relazione con la cervicale e con il diaframma.

E anch’esse sono strutture che vengono “stressate” in causa di trauma come questo. Loro hanno il compito di proteggere il sistema nervoso centrale e un trauma è sempre un pericolo per il corpo.

Quindi, se hai avuto un trauma e soffri di dolore cervicale cronico, beh, sai che ci potrebbe essere un collegamento.

Tornando a noi…

partiamo da dire che quel diaframma, probabilmente, era il diaframma più teso che abbia mai visto. Al minimo tocco delle cupole la paziente aveva fastidio sia in zona sia a livello cervicale.

Con sensazioni di tensione anche alla spalle.

E’ stato proprio questo dolore riferito alla cervicale che mi ha fatto decidere di inserire nel trattamento anche due punti precisi di questo segmento vertebrale.

Ecco che dopo aver allentato un pò il diaframma richiedo alla paziente di valutare come si sente.

La risposta immediata è stata una sensazione di libertà a tutta la colonna vertebrale.

Ma…

continuava ad avere tensioni al collo… minori… ma presenti.

Le spiego che è normale percepire uno stato di liberazione dopo il trattamento del diaframma perchè è un muscolo centrale che ha connessioni dirette con tutta la colonna, sia lombare, sia dorsale, sia cervicale.

Ma è ancora più normale che tutto il problema di questi 8 anni non sia solo a carico di questo muscolo.

Decido di proseguire e di trattare due punti ben precisi del collo però, questa volta, sulla pancifit.

In questo modo, infatti, avrei svincolato ogni segmento corporeo dai propri compensi…

avrei liberato ancora di più il diaframma…

ottenendo così un effetto più marcato.

Trovo quei due punti a livello di C4 sia dx sia a sx e dopo circa 3 minuti di lavoro faccio ritestare il collo alla paziente.

Dolore sceso e mobilità recuperata molto.

Termino il tutto con un bel riequilibrio del sistema cranio sacrale e lascio libera la paziente.

Conclusioni

Allora…

quello che è successo a questa paziente è in realtà ciò che succede a chiunque abbia un grosso trauma fisico.

Infatti, il primo muscolo che va in protezione, come ti dicevo, è proprio il diaframma ed è principalmente lui il colpevole del dolore cervicale.

La sensazione di diaframma inchiodato in gola quando cadi sul sedere? Ecco… quello succede in ogni evento traumatico.

Un bel blocco diaframmatico.

Purtroppo, nessuno da quasi mai la giusta importanza a questo distretto o, comunque, non gli dedica il giusto tempo nella fase di trattamento.

In realtà, molto spesso basta liberare lui per dare una informazione fortissima al sistema corpo in generale.

Ma soprattutto, ogni qual volta c’è un trauma fisico importante sarà lui che si prenderà tutte le tensioni del momento proprio perché si trova in mezzo a tutte le catene neuro muscolari del corpo.

Passiamo poi ad analizzare il perché del trattamento di C4 e la sua relazione con il diaframma e con il dolore cervicale.

La zona cervicale è la zona da cui fuoriesce il nervo frenico, ovvero colui il quale innerva il diaframma.

Ciò che mi ha fatto pensare ad un lavoro mirato su questi punti è stato il fatto che durante la mobilizzazione profonda del diaframma la paziente abbia percepito delle tensioni sulle spalle che, guarda caso, rappresentano proprio il territorio di innervazione dello stesso nervo del diaframma.

Ecco il collegamento.

Al contempo, un riequilibrio del sistema cranio sacrale per le correlazioni tra diaframma, cervicale e meningi è d’obbligo in queste situazioni.

Ecco come il Metodo Reset OSteopatico approccio un disturbo di questo genere senza mai utilizzare una manipolazione.

Se vuoi anche tu provare il Protocollo di Reset Osteopatico non ti resta che chiamare il 349685997 e venire a provare la prima seduta gratis.

A presto

Daniele

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